aggiungi un mi piace al post Share this post on:

Camminare, ascoltare, respirare e incontrare sé stessi, gli altri e la Natura. Questo è “Cammin Sentendo”, un’idea, un progetto, una galassia di luoghi e una rete di persone e di sensibilitàche cresce.

CAMMINARE: un gesto archetipico e profondo

Siamo così abituati a dare per scontati i nostri passi che dimentichiamo quanta fatica abbiamo fatto da bambini per imparare a mettere un piede davanti all’altro, a stare in equilibrio, ad accettare anche le cadute e gli scivoloni.  Tanti Maestri di meditazione hanno proposto pratiche di consapevolezza basate sul camminare e tanti studiosi di psicologia hanno trovato nell’osservazione del modo in cui camminiamo, la chiave per comprendere le nostre modalità di interazione con la vita.

Noi ci diamo il tempo per prendere consapevolezza di come camminiamo, delle informazioni che ci danno i nostri piedi, giochiamo coi nostri passi e condividiamo le nostre sensazioni coi nostri compagni di cammino, così da ispirarci a vicenda.

RESPIRARE: Andare verso noi stessi

Il respiro è un atto involontario che così come il battito del cuore e tutte le altre funzioni fisiche che non controlliamo, ci tiene in vita. Fare caso al respiro, al suo ritmo, ai movimenti che produce nel nostro corpo, alle sue mutazioni continue ci riporta a noi,, al nostro centro, da cui tutto nasce e rinasce. Siamo così poco abituati a guardarci, a darci attenzione, ad ascoltarci e a prenderci cura di noi che finiamo per scordarci che non solo esistiamo, ma siamo qui per vivere e non soltanto per sopravvivere. Noi durante le uscite di Cammin Sentendo ci riprendiamo lo spazio che le corse quotidiane ci tolgono per osservare, sentire e onorare il nostro respiro e per scambiare con gli altri le nostre sensazioni attraverso giochi ed esperienze sensoriali.

INCONTRARE: mai da soli

Quante persone incrociamo lungo la strada, sotto i portici di Bologna, nelle nostre giornate?  Quanti sguardi, odori, voci ci investono, ci attraggono o ci infastidiscono? E noi dove siamo mentre ci spostiamo da un capo all’altro della città, mentre stiamo in autobus in attesa della fermata, al bar o in palestra? Cosa ci accade se qualcuno si avvicina a noi? Come reagiamo se qualcuno ci chiede aiuto o ce lo offre? Come guardiamo la diversità di chi ci sta di fronte?  L’essere umano è per natura sociale e nelle nostre relazioni affettive ci giochiamo la partita più importante della vita. Tra boschi e prati ci avventuriamo in questi interrogativi, camminando insieme tra racconti e silenzi, giocando e condividendo ciò che accade.

SILENZIO E ASCOLTO: le chiavi da ritrovare

L’ascolto, inteso come attenzione, come spazio che consapevolmente diamo a qualcosa o a qualcuno (noi stessi in primis) è il grande assente del nostro vivere contemporaneo. Parliamo, facciamo, corriamo, agiamo, interagiamo e reagiamo, ci sfoghiamo. Ma sappiamo stare in silenzio  e ascoltare senza giudicare l’altro per i suoi pensieri, le sue opinioni e le sue peculiarità?  Sappiamo semplicemente fare silenzio e ascoltare quel che ci accade, senza etichettarlo come buono o cattivo da subito? E davanti ai nostri bisogni, sensazioni, emozioni sappiamo fare silenzio e semplicemente osservare senza giudizio?

Di tanto in tanto lungo il cammino sostiamo per giocare con il silenzio, ci alleniamo a fare attenzione a ciò che c’è dentro e fuori, per sentire e vivere quel che c’è fino in fondo.

FERMARE, RIELABORARE, RADICARE

Durante le uscite di Cammin Sentendo si incontrano persone nuove e anche nuove parti di noi. C’è chi si scopre più forte di quel che credeva, chi ritrova l’entusiasmo perso chissà dove, chi invece si trova a fare pace coi propri limiti. Si tratta sempre di esperienze ricche, in termini di kilometri e fatica, di sensazioni e di bellezza, ma anche di profondità. Di per sé il contatto con la natura ci guarisce e ci nutre, camminare ci dona energia e vitalità, prendersi tempo fa bene.

Passo a passo, ci diamo la possibilità di fermare e riconoscere le nostre emozioni, dando loro un nome e condividendole con i compagni di viaggio.

Durante i percorsi di Cammin Sentendo abbiamo previsto anche la possibilità di approfondire quel vissuto e osservarlo, sentirlo, fermarlo, radicarlo dentro, anche grazie a colloqui individuali e buone pratiche di ricapitolazione.

E’ fondamentale vivere a fondo e pacificare le nostre sensazioni, fare attenzione a ciò che ci ha nutriti, o stupiti, e trasformare le pratiche sperimentate in buone abitudini quotidiane.

APERTURA ALLA DIVERSITA’

Tratto fondamentale di Cammin Sentendo è la metodologia morbida e flessibile, nata per accogliere e valorizzare ogni tipo di diversità e di bisogno. Il progetto nasce di fatto dalla mia esperienza personale di disabilità visiva e di cammini inclusivi e proprio da questo allenamento costante a coniugare le esigenze peculiari di ognuno nasce la metodologia flessibile che consente di adattare l’offerta ad ogni tipo di target. Ad esempio per rendere pienamente godibili le esperienze anche a chi convive con una disabilità sensoriale si attiva una comunicazione multicanale che intreccia registri visivi, uditivi olfattivi e tattili, mentre a seconda della preparazione e delle capacità dei partecipanti vengono rimodulati tempi, percorsi e soste. A questo fine prendiamo contatto diretto con ogni partecipante, prima, durante e dopo l’escursione, in modo da riconoscere il suo sentire e metterlo al centro della progettazione e dello sviluppo dell’esperienza.

In questo fare è di cruciale importanza il costante lavoro di confronto e di coordinamento tra me e la Guida Ambientale Escursionistica che mi affianca, che è formata accuratamente su queste tematiche e che è chiamata ad osservare e ascoltare insieme a me le dinamiche personali e di gruppo e a prendersi cura del benessere di tutti.

Ad oggi per Cammin Sentendo collaboro principalmente con Ilaria Gallino di Escursioni Nella Terra Di Mezzo, educatrice e Guida Ambientale Escursionistica di professione, che ha dato un contributo cruciale ad avviare il progetto e a dargli la forma che ha oggi. Ilaria è una GAE molto preparata, può contare su una esperienza professionale in campo educativo di molti anni con target “fragili”, e ha scelto di mettersi in gioco in maniera profonda nella progettazione multisensoriale e inclusiva di Cammin Sentendo.  

Amo ricordare che i primi passi di Cammin Sentendo sono stati possibili grazie al sostegno di Fondazione per Lo Sport Silvia Parente, una squadra di persone dedite alla diffusione di un’idea di Sport e di attività outdorr come veicolo di crescita personale e di integrazione sociale.

Oggi il progetto si amplia di nuove reti e si rivolge a target differenti, scuole, servizi educativi e aziende.

Contattateci per maggiori informazioni, per partecipare e per ideare insieme attività e proposte su misura per voi!

Provate per credere… Camminate per sentire!

Vi aspettiamo!

Vedi anche: https://www.fondazioneperlosport.com/

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *